Progetti BIM HVAC: la qualità del dato

Progetti BIM HVAC: la qualità del dato

Come i produttori di componenti edili possono aiutare gli impiantisti MEP.
I Casi di Successo si Raccontano: Caleffi Hydronic Solutions

Alla base di progetti BIM HVAC di qualità ci deve essere il dato di qualità: stabilite a priori le “regole” per una possibile collaborazione BIM, c’è poi bisogno di lavorare anche insieme ai fornitori per produrre i dati in un formato standardizzato e secondo normativa, che garantisca le giuste informazioni atte a realizzare e consegnare un progetto di qualità.

Quindi, anche i produttori di componenti e attrezzature edili hanno bisogno di creare contenuti BIM dei loro prodotti per offrire maggiore qualità ai loro clienti progettisti e impiantisti.

Non a caso, il Building Information Modeling è sempre più raccomandato per fornire le specifiche di prodotto nei progetti di costruzione. Gestire e condividere questo tipo di informazioni in un progetto BIM è fondamentale: basti pensare alla necessità di condividere i dati corretti con i fornitori durante le fasi di acquisto e di consegna per rendere, ad esempio, più efficienti le installazioni e manutenzioni future.

In Italia c’è già qualcuno che lo fa?

Sì!
Un caso di successo è quello di Caleffi Hydronic Solutions che ha riprogettato, secondo logica BIM, tutte le librerie di componenti dei loro prodotti, consentendo a progettisti e impiantisti di scaricarli liberamente dal loro sito web e utilizzarli nei loro progetti di impiantistica e di costruzione edilizia, nel pieno rispetto delle normative in vigore.
Al momento sono state già realizzate più di 200 famiglie di componenti a supporto dell’ingegneria MEP, che potrebbero completare una vera e propria centrale termica.

Ma cosa significa utilizzare nel progetto componenti a supporto dell’ingegneria MEP realizzati da altri?

Boggeri SpA, affermata impresa di costruzione che ha subito intuito i vantaggi del BIM Building Information Modeling, ha già provato a scaricare e includere nei suoi progetti i componenti BIM messi a disposizione da Caleffi. Un modello digitale BIM deve considerare necessariamente tutti gli aspetti costruttivi, i particolari tecnologici, le strutture e ovviamente anche gli impianti.

In definitiva, la qualità del dato anche più piccolo può contribuire al successo di tutto il ciclo di sviluppo della costruzione di un edificio.

Progetti BIM HVAC: Realizzazione Digitale della Centrale Termoelettrica di Caleffi Hydronic Solutions

BIM o non BIM, si parte dal presupposto che è interesse di tutte le società e i professionisti di progettazione e ingegneria MEP far sì che i loro progetti di impianti riflettano la costruzione finale nel modo più possibile appropriato e vicino alla realtà.

La progettazione di impianti MEP è infatti un elemento fondamentale nel flusso di progettazione e costruzione dell’edificio. I disegni di ingegneria impiantistica hanno un grande impatto sul processo decisionale del progetto e sulla classificazione energetica dell’edificio che sarà realizzato; richiedono infatti:

  • documentazione accurata e allineata alla normativa, che possa consentire di fare una stima di prestazioni energetiche e costi
  • valutazione su sicurezza, tempi e modalità di costruzione, installazione, gestione e manutenzione degli impianti una volta che l’edificio sarà realizzato.

I componenti MEP progettati nel modello digitale, seguiranno infatti un ciclo di sviluppo anche successivamente alla costruzione dell’edificio, e tutte queste fasi (progettazione > costruzione > installazione > gestione > manutenzione) possono essere previste già a monte, su un piano digitale, prima di procedere all’effettiva messa in opera.

Quindi BIM o non BIM?

BIM di sicuro in un simile scenario!

Oggi la tecnologia Autodesk sta semplificando il modo di collaborare, mettendo a disposizione strumenti per operare su un modello 3D intelligente completamente uniformato e condiviso tra tutti i diversi soggetti partecipanti al progetto.

Se progettisti, costruttori, impiantisti e persino produttori di componenti edili iniziassero davvero ad approcciare il Building Information Modeling, come Caleffi e Boggeri stanno già facendo, ciascuno potrebbe applicare la propria materia sulla parte di progetto che gli spetta in maniera più efficiente e produttiva.

Per esempio, per un impiantista MEP, avere la possibilità di utilizzare dei modelli pre-configurati dei componenti da includere nel progetto (valvole, tubazioni, condotte ecc….) comporterebbe un grande risparmio di tempi e costi.

E infondo (ma anche in partenza!) in un progetto BIM di qualità, anche il dato dovrà essere certamente di qualità!

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